La storia

La loro nascita si narra si dovuta ad un odio interno fra clan di centauri di una tribù del medioriente tutto accadde in remote ere quando in un data particolare nacque un centauro tutto bianco(albino) da genitori neri..ilche parve un cosa riprovevole un segno maligno..secondo lo sciamano del villaggio
il bianco sarebbe stato la rovina...ma il padre del centauro albino essendo il più forte guerriero della tribu non chè il capo villaggio impedì che esso venisse sacrificato come lo sciamano aveva richiesto...gli anni passarono il piccolo Junghet cosi si chiamava il bianco crebbe fino a raggiungere la maturità..nel frattempo il padre mori in battaglia e di li a poco ..la madre venne assassinata...èra ormai solo contro il villaggio che sempre lo aveva odiato e discriminato,ma quando un giorno si decise ad andarsene per meglio vivere e lasciar vivere venne attirato nella foresta con un espediente e lì tramortito ed intrappolato.
Quando si riebbe si trovo in una solida gabbia metallica con le zampe le braccia legate alle sbarre.. d’ innanzi a se i cadaveri dei confratelli che lo avevano adescato..e alla sua destra vide giungere insanguinati 3 grand'orchi..o meglio tre stregoni dei grand'orchi i quali avevano fatto credere agli abitanti del villaggio di poterli aiutare a disfarsi del bianco..,ma come solito loro fare avevano tradito scannadoli tutti ...un attimo interminabile ..un lungo respiro in cui Junghet comprese l'accaduto ma si domando cosa stesse per accadere lui....pochi attimi e i tre si fermarono davanti a lui due si chinarono recidendo le vene delle zampe del bianco poi con il medesimo pugnale si trafissero la gola
Il terzo evidentemente il capo bevve il loro nero sangue che sgorgava dalle gole recise ,e mentre Junghet iniziava a perdere i sensi dal dissanguamento...il Grand'Orco gli proferi "sei una meravigliosa creatura..bianco ma adesso diventerai una terribile creatura..sarai il primo...di una nuova generazione sarai il maledetto..."cosi mentre parlava iniziava trafiggere il centaurino petto con una punta di pugnale arroventata incidendovi sopra di esso la parola"GALGANT"..poi terminato di torturarlo fermo lo scorrere del sangue dalle di lui zampe e guardandolo con la sua testa fra le mani ben strette proferì "tu ..sarai il seme della distruzione ..tu sarai..il primo Galgant ovvero >>>COLUI CHE CAMMINA TRA I MONDI<<< "poi di colpo si ammutolisce e fissandolo negli occhi intensamente afferra il pugnale pocanzi usato e se lo conficca nel petto..cadendo alsuolo...
inquel momento il nero sangue come un innaturale fiume scorre sul suolo non permeandolo ma bruciando l'erba al sol contatto e lento inizia a risalire verso le ferite inferte sul corpo del centauro penetrandovi all'interno.
alcuni giorni dopo il bianco si risvegliò le ferite totalmente sparite tranne l'incisione sul petto non ricordava niente del suo passato ma sentiva un immensa voglia di correre e lo fece corse per giorni interi..ma non avvertiva la stanchezza come non avvertiva nel la fame o la sete,ma il suo più grosso errore fu quello di fermarsi sotto un melo ,li infatti scoprì quello che voleva dire essere un essere maledetto,addento una mela ma essa si dissolse al solo contatto con la sua bocca,in oltre non avverti neppure i sapori e gli odori del frutto,quindi chinò il capo affranto e con maggior sofferenza vide che l'erba e la natura moriva dove lui passava..la disperazione lo avvinghio decise di farla finita.. si getto in una scarpata cadde rotolo e venne trafitto da un ramo di un albero sottostante in pieno petto,ma pochi istanti dopo era nuovamente in piedi la ferita dissolta come il ramo che si era incenerito sul corpo neppure un segno,mentre il dolore no...
quello vi era come se l'albero vi fosse ancora conficcato in pieno petto,comprese che sarebbe stata dura farla finita indi inizio a girovagare per il mondo camminando giorno e notte in cerca di un modo di porre fine alla maledizione.
Giro e giro per 1000anni senza trovare alcuna soluzione e man mano che girava si rendeva conto che i suoi malefici influssi aumentavano tanto da contaminare le acque che esso guadava, rendendole cosi all'apparenza inalterate ma velenose per chi le avesse bevute ad eccezione dei cantauri bianchi e di tutti gli elfi che rispetto a tutte le altre razze venivano colte da un immenso dolore incurabile che durava per circa una dozzina di giorni al termine del quale il loro corpo collassava portandoli in uno stato di semi incoscienza, dopo poche ore dall'entrata in questo stato gli infettati si svegliavano senza memoria in preda a lancinanti dolori dovuti alla mutazione che in breve tempo gli avrebbe trasformati anche essi in Galgant.